Loris Asoli 1 Feb 2012, 19:03 GMT+01
AL PRIMO POSTO L'INTERESSE NAZIONALE. Credo che, nel discutere sulle soluzioni spaziali e temporali dell'incontro nazionale GAS-DES, noi marchigiani dovremmo mettere in primo piano le esigenze di successo e di buona fruizione per i GAS-isti e DES-siani di tutta Italia, in uno spirito di servizio, e mettere in secondo piano le nostre esigenze e i nostri desideri regionalistici e provinciali.
Naturalmente il nostro impegno sarà ricompensato da un arricchimento che, il partecipare alla organizzazione di questo evento, ci porterà.
STRUTTURAZIONE. Ho partecipato agli ultimi due eventi e ho riscontrato una strutturazione abbastanza efficiente, pur nei limiti di tempo di una giornata e mezzo. Mi sembra che, più o meno, la strutturazione dell'evento sia stata la seguente: Il venerdì è dedicato all'accoglienza, il sabato mattina in plenaria per una introduzione generale al tema scelto, il pomeriggio lavoro nei gruppi; la domenica plenaria di sintesi.
Il gruppo locale potrà organizzare degli eventi per la propria cittadinanza durante tutto il venerdì, su tematiche attinenti, anche con la collaborazione del Tavolo nazionale RES.
L'eventuale mercatino dei produttori dovrà essere a stretto contatto con gli spazi assembleari, ma aperto anche al pubblico locale. Più si è in una città e uno spazio in cui possa arrivare gente e meglio è per i produttori partecipanti.
Mi sembra che questi siano dei capisaldi essenziali e che almeno l'arrivo al venerdì ( per chi viene per la sola assemblea), più il programma del sabato, più quello della domenica, più il mercatino, debbano essere organizzati nella stessa zona, per poter essere realisticamente efficienti e fornire i maggiori risultati di partecipazione.
DIFFUSIONE. Dopo di che una regione ospitante potrà anche fare molte proposte, da parte di molti luoghi e gruppi della rete, per i giorni che precedono e seguono l'evento.
"Evento diffuso" lo vedo quindi solo così, nell'offrire ai marchigiani la possibilità di organizzare altri eventi ed esperienze, e ai gasisti italiani di visitare, in modo organizzato, il territorio marchigiano, la sua bellezza, le sue esperienze avanzate, nel periodo precedente e successivo ai due giorni centrali.
Non vedo invece sufficiente funzionalità nel separare su due luoghi diversi e lontani i due giorni del sabato e della domenica. Puntare sulla tecnologia e sui collegamenti elettronici fra zone diverse non credo sia nel DNA di questo movimento, che ama percepire direttamente prodotti, persone, situazioni, volti, sentimenti….
Un'altra possibilità che vedo, per poter far partecipare più territori, nel prima e dopo assemblea, è di riuscire ad organizzare altri eventi forti (oltre al GAS-DES). Faccio un esempio del mio settore: convegno nazionale per realizzare la certificazione partecipata del biologico, che è un tema di attualità. Se per Giugno si potesse arrivare con una proposta avanzata, che possa andare in fase di realizzazione durante l'incontro (incontro fondativo di regolamento e di marchio), allora si potrebbe fare un grosso evento, che sarebbe ben partecipato.
Aggiungendo un altro tema forte attuale, si potrebbero coinvolgere tutti tre i territori che si sono proposti, uno con l'assemblea nazionale, uno con un evento nazionale sulla nuova certificazione partecipata del bio, e un terzo su un altro tema forte. Il tutto non in contemporanea, naturalmente, ma in sequenza.
DIMENSIONE. Credo che tutti insieme, marchigiani e gasisti e dessiani di tutta Italia, potremmo darci l'obiettivo di organizzare un evento che possa essere fortemente partecipato, puntando ad almeno un raddoppio della presenza abituale. Questo sia perché la nostra regione è centrale in Italia, sia perché potremmo scegliere un posto di facile accessibilità e di buona attrazione, anche per chi viene con la famiglia, sia perché siamo in un momento di crisi del tutto particolare in cui le proposte del nostro movimento reticolare, ben elaborate, possono diventare un valido punto di riferimento, ed è quindi importante vederci e trarre ispirazione e forza gli uni dagli altri, tramite questo evento.
Sarà però necessario che il gruppo nazionale, con la collaborazione di quello regionale, elabori un programma complessivo che possa essere del tutto attraente per i partecipanti. Il programma avrà un ruolo essenziale nel determinare il successo dell'iniziativa, perciò dovrà essergli dedicata una buona cura.
GRUPPI DI LAVORO. A questo fine (l'attratività) credo che debba essere favorito al massimo il lavoro nei gruppi, prevedendo una partecipazione ad essi che offra sia la possibilità di proporre le esperienze più avanzate, sia di recepirle in gruppi ristretti, sia di elaborare creativamente insieme il nuovo di cui ha bisogno ora il movimento. Nei Gruppi: POTER OFFRIRE, POTER RECEPIRE, POTER CO-CREARE, il tutto in modo partecipato e diretto. Forse occorre dare meno tempo alle plenarie e più tempo ai gruppi.
Sul programma avrei delle proposte da fare, ma credo che sia meglio creare un altro spazio wiki su cui discutere del programma. A parte riferirò sull'incontro con il Comune di Senigallia
Aureliano 2 Feb 2012, 02:45 GMT+01
Anche per me al centro del nostro impegno va messo l'interesse nazionale, e ne vedo un'altra possibilità
riprendo la forma germinale racchiusa nel termine "evento diffuso" per dargli un pò di spazio e "romperne" il guscio, che per me è temporaneo e sta a noi lasciare per lasciarci crescere.
sostengo la proposta di un evento "diffusamente" decisionale, diffusamente assembleare,
che riverberi quindi a livello nazionale non solo questa prima Assemblea ma faccia proprio partire azioni "assembleari" che restino e si muovano in rete anche nel dopo FESTA
è importante la parola FESTA, per me la grande festa/incontro insieme è una bella spinta collettiva, piacevole, calorosa, interessante
tuttavia ci vedo insieme anche qualcosa di altro e di molto necessario, e quindi articolo nel cerchio della discussione quest'altra direzione, quella di un evento diffuso e contemporaneo su tutti i 3 territori che se ne assumerebbero la responsabilità all'interno della regione
vedo possibile che questi tre territori in rete propongano ai gas ed ai des nazionali un passo concreto e deciso verso la diffusione di una rete nazionale permanente che sappia muoversi in maniera coordinata a partire da un bisogno concreto comune, quindi questo Sbarco come una Assemblea costituente di movimento che da subito si dia una struttura di informazione, confronto e decisionale non limitata alla sola presenza fisica
in questa direzione come gruppo di lavoro ci dovremmo poi chiedere quali strumenti comunicativi "a distanza" potrebbero essere utili, quando e con quali modalità utilizzarli durante lo Sbarco, ricercare altre situazioni che hanno in piedi esperienze, sia nelle reti solidali sia in altri movimenti, andando in tempi brevi a confrontarci sui criteri per sceglierne alcuni e non altri, con la tempistica dello Sbarco GasDes 2012 quindi stando concreti, motivando entro marzo questo percorso e queste scelte a tutta la rete nazionale, "diffondendole", connettendole, informando, linkando
spero di aver comunicato perchè, per dare una realtà tangibile a questa pratica di connessione comunitaria, per essere un cantiere vivente e non astratto, per partire con il passo giusto, vedo necessario che le comunità dei gas marchigiani si connettano fortemente, ma ciascuna restando in diverse "reti territoriali", svincolandosi quindi dall'equazione: decisionalità=presenza fisica, allineando i mezzi (lo sbarco) e i fini (una rete di reti)
ciao
Aurelio
p.s. al momento in cui scrivo qui a Cagli abbiamo sopra i 40 cm di neve e continua a fioccare, non so se sabato 4 febbraio riesco ad essere a Mondo Solidale, in caso questa sarebbe la proposta e le motivazioni che condividerei con voi
Loris Asoli 2 Feb 2012, 18:26 GMT+01
Caro Aurelio,
io mi sforzo di capire la tua visione e soprattutto come si possa renderla realizzabile, e sarei felice se ci fosse qualcosa di nuovo in grado di aiutarci a fare nuovi passi avanti, ma mi sorgono tante domande, e tante considerazioni che non riescono ad essere nella stessa linea. E non sei neanche il solo a cercare una nuova direzione.
Le frasi che usi sono decisamente affascinanti:
" evento diffusamente decisionale, diffusamente assembleare…. che faccia partire azioni assembleari, che restino e si muovano in rete anche nel dopo Festa"
Parlando dell' "evento diffuso e contemporaneo su tutti tre i territori" tu intendi che l'evento dovrebbe essere organizzato su tutti tre territori e che ogni territorio dovrebbe fare un suo programma o che il programma sarebbe lo stesso? intendi che i gasisti e i produttori di tutta Italia dovrebbero scegliere su quale territorio recarsi?
L'assemblea plenaria ridotta alla sola domenica la vedo di difficile soluzione; in genere i gasisti partono dopo il pranzo di domenica e perciò la domenica mattina sarebbe conclusa con lo spostamento, senza possibilità effettiva di plenaria.
Tu scrivi:
vedo possibile che questi tre territori in rete propongano ai gas ed ai des nazionali un passo concreto e deciso verso la diffusione di una rete nazionale permanente che sappia muoversi in maniera coordinata a partire da un bisogno concreto comune, quindi questo Sbarco come una Assemblea costituente di movimento che da subito si dia una struttura di informazione, confronto e decisionale non limitata alla sola presenza fisica
Indubbiamente affascinante, ma come avverrebbe concretamente? In REES Marche, con un fior fiore di informatici (credo che siamo gli unici ad avere da vari anni un gruppo informatico attivo) e con riflessioni pluriennali sul tema della comunicazione, non siamo riusciti ad andare oltre le semplici Mailing list e abbiamo difficoltà anche con quelle! Che cosa andiamo dunque a proporre agli altri?!
Anche a livello nazionale una "struttura di informazione, confronto e decisionale, non limitata alla presenza fisica", di cui parli, c'è già ed è la mailing list del Tavolo RES, una seconda mailing list più estesa per interessati all'Economia solidale e la mailing list nazionale dei GAS. Tu quali strumenti proponi di più e gestiti come e da chi?
Qualcosa di simile avevi già scritto in un altro post:
…con l'obiettivo di lasciare nel post assemblea "infrastrutture" web e modalità comunicative assembleari più aperte, replicabili nel tempo, utilizzabili per tenere attivo un confronto regionale e nazionale allargato. Un progetto di SbarcoDesGas che …. lasci dietro sè una direzione comunicativa anch'essa inclusiva, in cui continuare a muovere contatti, scambi, decisioni?
ma tu stesso mettevi un punto di domanda, che è anche il mio: come concretamente?
Io, a livello pratico, sperimento che fare un collegamento skype fra più persone, laureate, strapiene di cultura e smaliziate, è già difficile! Quello che vedo di nuovo da realizzare, e già da tempo, è lo strumento dei forum, per discussioni tematiche. E per l'assemblea neanche ci serve, se non marginalmente. Oltre a questo non sto vedendo altro di raggiungibile attualmente e pratico. Ma potrei sbagliarmi di grosso e non vedere qualcosa di nuovo e importante.
In realtà, la "diffusione" è esattamente il punto principale su cui REES Marche ha lavorato in tutti questi anni. Significa riuscire ad avere gruppi territoriali numerosi, folti e attivi e gruppi tematici o settoriali, il tutto in una spirito di responsabilità e indipendenza e nello stesso di coordinamento e sinergia su finalità comuni di fondo fra i vari gruppi. Ma nonostante il grande lavoro in questa direzione i risultati sono ancora modesti, anche se certamente ci sono. E' proprio il concreto "lavoro di rete" che è "la diffusione" che le RES e i DES realizzano e sono basati sulle relazioni dirette. Ben venga un passo avanti e ben vengano nuovi strumenti realizzativi, ma quali e come?
Tu dici anche "vedo necessario che le comunità dei gas marchigiani si connettano fortemente, ma ciascuna restando in diverse "reti territoriali", svincolandosi quindi dall'equazione: decisionalità=presenza fisica,"
Io non capisco bene di cosa stai parlando. A parte che questo movimento non prende decisioni votando, per me le connessione concrete fra i gas sono le retine di gas, come ne abbiamo fatta una nel Misa e Nevola e se ne sono fatte in altre parti d'Italia e le connessioni dei gas in reti territoriali sono i DES; per lo meno è il tipo di connessione a cui aspira REES Marche. Quando si programma un incontro nazionale dei GAS e dei DES, si intende far convergere il meglio del movimento in un posto unico, per uno scambio intensivo, che dia maggiore forza proprio ai percorsi di reti territoriali e alla rete dei gas. Non può l'evento stesso essere disperso su tutti i territori come è già durante tutto l'anno! E il discorso "diffuso e collegato" non mi sembra che possa funzionare. Con un altro ricordo; durante eco & equo 2008 abbiamo provato a fare collegamenti streeming, ma è stato un fallimento. Occorre percepire le persone in diretta, captarne l'essere interiore, i sentimenti, le sintonie, essere attirati dai "karma" reciproci in movimento, da simpatie e antipatie, vedere come sono vestite, si muovono, cosa irradiano….
Per ora i grandi movimenti "insurrezionali" (che probabilmente sono nel tuo immaginario, quando scrivi queste cose), basati su comunicazione tramite i social network delle multinazionali, sono abbastanza sospetti di essere stati manipolati. Dopo il tentativo di manifestazione di Roma, la parte più matura del "movimento" (movimento significa poi pressappoco "niente") si è resa conto che il lavoro va fatto sui territori e coordinato pazientemente dal basso in alto, con forme democratiche e partecipative che partano dai reali protagonisti dell'alternativa, senza possibilità di infiltrazioni strumentali. Quindi il vero strumento di partecipazione e coordinamento lo vedo nelle persone e nel loro coordinarsi dal basso e nel darsi forme e strutture rappresentative costituite ancora di persone che siano sotto il loro controllo, e non lo vedo nelle tecnologie. Con questo non voglio sottovalutare gli strumenti elettronici ed informatici, che sono il primo ad utilizzare.
Banca etica ha impiegato tante risorse finanziarie tentando di fare un social network dell'area dell'economia solidale, ma senza successo.
Tornando al GAS-DES, poniamoci dal punto di vista delle persone che dovrebbero partecipare da tutta Italia.
Certamente i produttori vorrebbero incontrare tutti i gasisti in un solo posto per farsi conoscere e esporre i loro punti positivi, i loro servizi e i loro prodotti, e non dover scegliere un posto dove ci sono solo una parte dei gasisti. I gasisti a loro volta penso che vorrebbero incontrare il meglio delle esperienze degli altri territori italiani e quindi non vorrebbero rischiare di perdere il meglio perché hanno scelto il posto sbagliato; se poi fossero dei gas che hanno buone pratiche da proporre, vorrebbero trasmetterle a tutti i gas e non solo ad alcuni.
Per questi motivi mi sembra che l'incontro assembleare di tutti i partecipanti in un posto unico sia quello che può soddisfare meglio i desideri di tutti quelli che intendono partecipare.
E inoltre la vera differenza la farà il programma, più che la logistica, anche se essa pure è ben importante.
Nonostante la mia difficoltà ad entrare nelle tue immagini, quella di tre territori contemporaneamente attivi, nell'esprimere il proprio meglio per l'evento nazionale, affascina anche me. Non riesco però a vederne una applicazione pratica valida in contemporanea. Riesco solo ad immaginare eventi nei giorni prima e dopo l'evento centrale e in collegamento con il suo programma. Grazie in ogni caso per il tuo essere molto attivo e "provocatorio-stimolante". Ciao Loris
Aureliano 3 Feb 2012, 18:10 GMT+01
Ciao Loris e tutt*
rispondo innanzitutto augurandomi che questo Sbarco si … diffonda : ) abbondante come questa neve, che trasforma tutto, ci cambia le coordinate e ci fa anche preoccupare ma poi stratifica la terra di acqua preziosa per l'estate
grazie a Loris ed al gruppo di lavoro locale per avere "messo in piano" la logistica a Senigallia, ottimo lavoro e ottima la collaborazione con l'amministrazione pubblica, con la definizione della situazione Abbadia di Fiastra-Castello della Rancia siamo a tre, ottimo numero, in tre si è già gruppo
teniamo d'occhio anche le spese, per la zona Marche nord la scelta del Furlo è nella direzione di una spesa la più possibile "leggera" sia per l'organizzazione sia per gli ospiti, al Furlo non abbiamo costi di suolo pubblico, tendoni, tavoli, montaggi, pulizie ecc, i costi del campeggio per chi vuole dormire alla Golena li trovate qui
http://www.parcolequerce.it/index.htm
ed avremo una convenzione speciale con prezzi ridotti
venendo alla discussione per continuare l'elaborazione sul tema "interesse collettivo nazionale e non particolaristico regionalprovinciale" trovo molto stimolanti le domande e le considerazioni "fuori linea" di Loris, data l' abbondanza provo intanto a guardarne solo alcuni
Chiedi "cosa intendi per evento diffuso e contemporaneo su tutti tre i territori"?
Per punti:
- L'evento è organizzato su tutti e tre i territori, concordato nei contenuti e coordinato insieme, unitario e articolato, ogni territorio gestisce la sua logistica ed il suo piano economico, gli sponsor locali vanno nel piano economico locale, gli sponsor a carattere regionale vanno canalizzati verso spese comunitarie, ossia con ricadute su tutti i territori. Rees potrebbe andare a sostenere tutta la rete, ed in particolare gli eventuali territori che uscissero dallo Sbarco in seria difficoltà economica, eventualità comunque da ridurre al minimo, puntiamo al pareggio.
Per eventuali sponsor (Banca Etica) penso ad una proposta diffusa che 1) non termini con il termine dell'assemblea ma resti viva anche in seguito; 2) abbia ricaduta regionale ma apertura e funzionalità anche fortemente nazionale. In questa direzione vedo il progetto di uno spazio web indipendente ed autogestito.
- I gasisti e i produttori di tutta Italia scelgono un territorio tra i 3 in base ai tavoli proposti ed ai "lavori in corso" in atto, sostenendo consapevolmente il percorso di rete, scegliendo cosa in occasione di questo Sbarco ritengono di maggior beneficio per i loro percorsi, riconoscendo che il lavoro, l'energia della festa, il calore dell'incontro, l'allegria e l'impegno che sarà generato saranno parte di un flusso collettivo (movimento) di intenzionalità condivise, da sostenere e focalizzare in quel luogo ed in quel momento ma per permettergli di diffondersi altrove e consolidarsi nel tempo.
- Quali strumenti potremmo mettere in campo? Ipotizzo una piattaforma web dedicata, la più flessibile ed aperta possibile, che raccolga e faccia pulsare l'energia che le varie situazioni produrranno nello Sbarco, diffondendola non solo agli altri 2 luoghi regionali ma ad un territorio molto più vasto, a tutti e tutte che non possono esserci, e che vi ricordo saranno la maggioranza dei gasisti, qualunque numero di presenze avranno le assemblee. Una piattaforma web multimediale con interfaccia semplice e funzionale, dove poter caricare, scaricare, rendere accessibili IN DIRETTA testimonianze audio, video, documenti assembleari, uno spazio interattivo, che dia la possibilità alle persone non presenti direttamente a questo Sbarco di commentare, esprimersi, proporre sui temi in discussione, all'interno di "schede di intervento" predisposte per esser sintetiche, con un numero di batture limitate quindi agili da condividere senza ingolfare i tavoli. Sarebbero molto auspicabili anche microassemblee di gasisti in altre regioni che possano produrre brevi documenti collettivi, da condividere con il tavolo che decideranno di seguire. Su questo aspetto penso inizieremmo con piccole esperienze , ma andrebbero accolte e salutate con gioia.
- L'assemblea plenaria finale va formulata in forma "leggera", di sola condivisione, i vari territori potrebbero esprimere delle sintesi da affidare a chi potrà spostarsi, per non creare un senso di "obbligo" alla mobilità verso la plenaria ma piuttosto una possibile ulteriore fase di incontro. Chi vuole può seguire la plenaria sul web rilassandosi li dove si trova.
- chi gestisce gli strumenti? mettere in campo strumenti informatici implica persone e risorse economiche: per lo spazio web, per la creazione, attivazione, gestione e manutenzione del sito, per il coordinamento e la connessione con le altre rete di informazione indipendenti che volessero unirsi e fare ponte. Ipotizzo che in ciascuna delle 3 organizzazioni territoriale occorra prevedere: un tecnico informatico ed un "gruppo comunicazione" che aiuti le assemblee a ricevere e mandare "in onda" l'energia, gestendo pochi e semplici "strumenti" che vadano ad affiancarsi ai classici strumenti di partecipazione assembleare in presenza. Servono: registratori digitali, telecamere digitali, programmi semplici per caricare/scaricare file, sul sito serve rendere disponibili ai visitatori iscritti le "schede di intervento online, in assemblea occorreranno tempi definiti di condivisione degli interventi che arrivano in rete da altri gas non presenti allo sbarco, e l'impegno ad integrarli nella discussione.
Il tutto nel modo più semplice ed intuitivo possibile per non specializzare poche figure che poi si sovraccaricano, l'investimento sul campo informativo/informatico va orientato all'inclusione del maggior numero di gasisti ovunque sparsi per il mondo
Dopo questo evento come Rees in collaborazione con il CSV potremmo poi pensare per il futuro un bel corso di formazione di "webreporter ecosol"!
da cosa nasce cosa
ciao
Aurelio
CONTRIBUTO LORIS
cari amici,
in tutta la nostra discussione stiamo dimenticando il fattore tempo e la competenza sulle responsabilità.
Noi marchigiani abbiamo ricevuto il compito della logistica di una assemblea nazionale GAS-DES strutturata su due giorni in un posto unico, alla quale abbiamo libertà di aggiungere altri giorni di programma, rivolti ai gasisti.
Se noi vogliamo cambiare questa strutturazione tradizionale, possiamo certamente proporlo, ma trattandosi di un cambiamento di non poco conto, che prevede di frazionare i partecipanti su tre territori e di avere un programma ugualmente frazionato, certamente non possiamo decidere da soli; anzi, con certezza, la parte del programma non è di nostra competenza, ma possiamo solo alcuni di noi, iscriverci al gruppo nazionale che decide in proposito; anche il semplice frazionamento logistico su tre territori non è di nostra competenza, perché non possiamo decidere noi di fare un'assemblea frazionata; possiamo solo proporlo.
Se dunque a decidere è il gruppo nazionale, che la prossima volta si riunirà i giorni 17-18 marzo, possiamo noi aspettare fino a quella data, prima di impegnare le varie strutture coinvolte e da coinvolgere sui territori?
Direi proprio di no.
Non ho una soluzione da proporre. O ne propongo una provocatoria: chiediamo sì di tripartire l'evento, ma su tre anni diversi: 2012 un territorio marchigiano, 2013 un altro, 2014 un altro ancora! Siamo una regione centrale, comoda, e molto attiva sull'economia solidale e la cosa potrebbe anche essere accettata!
Il Caterraduno era itinerante, poi quando ha incontrato Senigallia sul suo cammino si è fermato in questa città! Il GAS-DES si potrebbe fermare nelle Marche, almeno per tre anni!!!
Ciao Loris
DA AURELIO
Per cominciare ad aggiornare i componenti del gruppo nazionale potremmo chiedergli intanto di dare un occhio a questo sito, e di esprimersi sulla scelta della logistica anche prima del 17/18 marzo Non conosco i metodi decisionali del gruppo nazionale, forse Katya può sentirli e avere uno scambio preliminare. Mutuando dal metodo del consenso il gruppo nazionale potrebbe sul tema "evento diffuso" limitarsi a condividere i suoi dubbi e suggerimenti oppure "porre un veto" su una delle due scelte, motivando con cognizione di causa la necessità di anteporre a qualsiasi altro percorso un certo tipo di logistica. Nel primo caso procederemo con le decisioni che prenderemo come gruppo regionale nel secondo rifletteremo su quello che ci comunicheranno, allineandoci alla loro scelta.